Le trovavo difficili, impegnative, per me erano schemi impossibili da seguire, con quei cibi che neanche mi piacevano e a cui dovevo sottostare se volevo dimagrire. E poi non parliamo delle quantità perchè io ho sempre amato il cibo e mi è sempre piaciuto mangiare tanto, quindi non riuscivo proprio a mangiare così poco: o almeno, riuscivo per brevi periodi e poi appena calavo qualche kg ricominciavo a mangiare più di prima.

Ogni volta mi rivolgevo a un nuovo specialista:

• quel dietologo che mi aveva consigliato zia Cristina a l' aveva aiutata a perdere 15 kg, ma a me sembrava troppo severo,

• il nutrizionista più gettonato del centro della mia città che aveva sempre tanti clienti da far dimagrire, e io ero l' unica che tornava da lui in studio più grossa di prima,

• il medico specializzato in dimagrimento che avevo trovato su internet e che dava alle sue pazienti delle diete con poco deficit calorico da seguire... ma a me non piaceva mangiare così tanta carne e non volevo andare in chetosi per dimagrire.

Nel frattempo tra una ricerca e un' altra ho provato anche:

• la dieta dell' estate appena uscita di Donna Moderna, ma era complicato pesare e organizzarsi a comprare gli ingredienti (che manco mi piacevano a dirla tutta),

• quell' integratore miracoloso da assumere 3 volte al giorno che doveva bruciare i grassi mentre mangiavo, ma alla 4 scatola niente è successo,

• Pesoforma, ma non riuscivo a sostituirci il pasto, quindi ne mangiavo almeno 3 dopo cena di nascosto perchè avevo fame.

Poi è stata la volta dello sforzarmi ad andare in palestra per dimagrire:

• ho provato i pesi, ma le mie cosce invece di calare aumentavano,

• ho provato l' attività aerobica per smaltire, ma mi vergognavo quando le ragazze più in forma di me mi guardavano il sederone, così stavo in disparte e facevo poco,

• ho provato la piscina, la ciclette, il walking e anche il programma di Guerriera Spartana, ma niente, non mi piaceva obbligarmi a fare sport per dimagrire e soprattutto non dimagrivo...

Poi sono andata disperata anche dalla psicologa e dalla psichiatra dato che il mio problema era tutto nella testa:

• ho capito che la mia era fame nervosa e i consigli che mi davano non erano efficaci: io non riuscivo ad andare a fare una passeggiata e non pensare al cibo,

• ho provato i farmaci per l' ansia, ma mangiavo anche quando ero calma,

• non mi sono arresa, ho cambiato anche terapeuti, ma niente, mi ero quasi rassegnata: avevo 30 anni, ero giovane, ma sembrava che il mio corpo fosse destinato a rimanere lievemente obeso.

Ne ho provate centinaia di diete, di soluzioni e di specialisti, ma con me proprio non funzionava niente.

Perdevo con fatica 5 kg e poi ne riprendevo 7 dopo 15 giorni dalla fine della dieta. Il fatto più preoccupante era che avevo anche messo assieme un bel pò di problemi di salute: tra l' ernia iatale che non mi faceva digerire, l' ovaio policistico che mi dava sempre più problemi col ciclo, il reflusso gastroesofageo che mi dava indigestione e rigurgito acido, l' ansia e gli attacchi di panico sempre più frequenti. Ero veramente messa male, ogni anno emergevano nuove problematiche di salute e io ero certa che l' origine dei miei mali fosse il cibo e il mio rapporto con esso.

E mi dicevo:

ma che problema hai nella testa?

Come mai non riesci a controllare la tua fame esagerata e non riesci a seguire nessuna dieta, nessuna soluzione, che i più bravi specialisti ti propongono?

Poi col tempo ho iniziato a capire che stavo sbagliando tutto e che con i miei problemi col cibo e la bilancia io non dovevo assolutamente fare la dieta per dimagrire e smetterla di abbuffarmi. Avevo notato che più cercavo di controllarmi e più le mie abbuffate si intensificavano e mi sfogavo ancora di più sul cibo.

E lo sai qual'era il colmo?

Che non era solo a seguito di un'emozione negativa come un dispiacere, un litigio col partner o una delusione al lavoro, ma avveniva anche quando ero molto felice ad esempio agli aperitivi con le amiche: il cibo era quel qualcosa su cui io sfogavo le mie emozioni, sia negative che positive.